PREMIATI GLI SFORZI DI ANNI DI LAVORO DI FIOFA , AMICI DELLA MUSICA
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Il decreto Cultura è legge: sì all’art bonus, alla Grande Pompei e alle misure su Musica e Cinema
ROMA – Il governo ha ottenuto la fiducia in Senato sul decreto cultura. I sì sono stati 159, i no 90, nessun astenuto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, è legge e include misure come l’art bonus, un credito d’imposta del 65 per cento per le donazioni dei mecenati.
In aula per perorare le sorti della sua legge (che verrà varata con 159 sì, 90 no e nessun astenuto) il ministro Dario Franceschini ha assicurato che il provvedimento “abbatte due barriere che per troppo tempo hanno monopolizzato il dibattito italiano: quella del rapporto tra pubblico e privato e quella della separazione tra la tutela e valorizzazione”.
E tornando sul sì in serata, Franceschini ha detto ancora: “Grazie al positivo contributo di deputati e senatori il decreto Cultura e Turismo è ora legge, con alcune migliorie significative al testo originale frutto del dibattito parlamentare. Finalmente anche in Italia ci sono strumenti fiscali adeguati per sostenere la cultura e rilanciare il turismo. Adesso non ci sono più scuse: veniamo da anni di tagli, è arrivato il momento di investire”.
Come detto il provvedimento interviene su molti settori, tra cui il Grande Progetto Pompei semplificandone le procedure di governance e rafforzando i poteri del direttore generale. E tra le novità ci sono anche cose che già fanno discutere, come la commissione regionale di garanzia istituita all’interno del ministero, che fungerà come da corte d’appello per comuni e altri enti pubblici contro vincoli e pareri di soprintendenti.
Altre novità riguardano:
- le fondazioni lirico sinfoniche con, in particolare, l’aumento di 50 milioni di euro per il 2014 del fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti trentennali alle fondazioni che hanno presentato il piano di risanamento;
- l’innalzamento da 5 a 10 milioni di euro del tax credit cinema per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d’opera italiana, film o parti di film stranieri;
- lo stanziamento per le agevolazioni fiscali al cinema e agli audiovisivi, che aumenta di 5 milioni di euro, passando da 110 a 115 milioni;
- E, ispirato a quello per il cinema, sarà introdotto anche un tax credit sulla musica pari a 5 milioni di euro, per far fronte alla crisi del mercato e promuovere giovani artisti e compositori emergenti. Ne beneficeranno opere prime e opere seconde, senza distinzioni di genere.
- l’introduzione di un tax credit del 30 per cento per la ristrutturazione delle piccole sale cinematografiche o per il ripristino di sale storiche;
- l’introduzione di un tax credit per la digitalizzazione turistica e di un altro per la riqualificazione delle strutture ricettive;
- la trasformazione dell’Enit in ente pubblico economico e la liquidazione di Promuovi Italia Spa;
- la possibilità nei poli museali e negli istituti della cultura statali di rilevante interesse nazionale di conferire gli incarichi dirigenziali con procedure di selezione pubblica anche a persone esterne alla P.a.
(Da La Repubblica.it del 29.7.2014)