Il Vocal Contest è la competizione che premia con materiale utile al percorso musicale, come ...
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ecco il testo:
Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministero ...
Le caratteristiche dell’8^ Edizione del Concorso Nazionale della Canzone d’Autore, si stanno sempre meglio delineando.
Musica ...
Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra ...
di Tiziana Etna
La novità dell'estate 2019 è "Lupinaio Summer Fest" –il caldo estivo, il cielo ...
Se non osi non saprai mai se avresti potuto realizzare di più; e se hai ...
COMUNICATO STAMPA
Sabato 29 Settembre c/o la sala prove Koan si terrà una tappa delle audizioni di MUSIC LIVE EXPERIENCE che ...
Da oggi in tutti gli store “Un gran bel film” il singolo di esordio della ...
Dalla collaborazione tra "ISI Produzioni" di Mario Fabiani e "l'Officina delle canzoni pop" di Andrea ...
Vecchie e nuove rivelazioni …
di Tiziana Etna
Del talento degli Ablativo Assoluto non avevamo dubbi,ormai veterani, ...
Posted by adminfiofa On settembre - 1 - 2018ADD COMMENTS
Dopo il concerto pilota, ospitato all’interno di Aeroc, l’iniziativa che per alcuni giorni vede in rassegna i musicisti che cosituiscono l’anima artistica della città di Livorno, “Unconventional Pop”: Iko- Iuracà- Puccetti è pronto per il secondo live, in programma il 5 settembre allo Chalet della Rotonda di Ardenza, sempre a Livorno. “Unconventional Pop” Iko-Iuracà-Puccetti: ovvero tre artisti con stile di composizione ed approccio interpretativo molto differenti tra loro, con diversi retaggi culturali ed influenze da generi musicali, tre artisti che a parte una buona amicizia, musicalmente hanno in comune il solo fatto di appartenere alla scena cantautorale livornese e naturalmente quello di raccontare la vita esprimendo sentimenti, ideali, riflessioni e tutto il loro mondo interiore ed esteriore, attraverso la composizione musicale. La stessa condivisione di intenti e di passioni, li spinse lavorare insieme alla stesura di “Che vi piaccia o no”, brano a favore dei danni causati dall’alluvione che l’anno scorso colpì Livorno. “Unconvetional Pop” è l’insieme rappresentativo del profondo valore che ha la canzone d’autore nel contesto personale, umano, sociale, storico,culturale ed artistico, almeno per Iko Iuracà Puccetti, è il pop che non va ad incontrare le tendenze, ma confida nel trasmettere. Iko Iuracà Puccetti insieme in una sorta di live rievocativo del quotidiano,”tre e più amici al bar”, dove in compagnia ed accompagnati dalla chitarra di Nicola Barontini, dal basso di Stefano Silvestri e dalla batteria di Michele Orsitto, i tre cantautori intrecciano i loro brani, seguendo un filo ipotetico e narrativo e si alternano offrendo al pubblico una piacevole miscela di melodie; ed esaltando la diversità artistica e concettuale, cosa percepibile anche nella scelta delle poche cover, capolavori attinti dal repertorio di autori senza tempo ed attuali, svelano le loro identità cantautorali. Valerio Zani è il fonico ufficiale di “Unconventonal Pop”.
Posted by adminfiofa On ottobre - 31 - 2014ADD COMMENTS
di Tiziana Etna Il Premio della Critica è il miglior premio in tanti concorsi di rispetto, nella famosa kermesse dell’Ariston è da 65 anni il premio di uno dei brani che venderà di più. In genere è l’originalià e la sperimentazione insieme ad un testo forte ad essere premiata, quello che ad un primo ascolto “è da intenditori” o come si usa dire: “di nicchia”; Per cui portarsi a casa il premio della critica equivale, nella maggioranza dei casi, ad incontrare il gusto dei giornalisti e degli addetti ai lavori, di conseguenza la partecipazione del pubblico.
Premesso ciò: dopo la selezione che li ha condotti in finale il premio della Critica Sanremo Senior, è stato consegnato ai “Lyrical Jazz Duo”: Pino Scarpettini (tastiere) ed Elisa Bartalini (voce) lo scorso 20 ottobre 2014 per il brano “ Your Pole Star” ( remake di Stella Polare dal musical May be ) arrangiato in chiave jazz contemporaneo.
Il riconoscimento è stato consegnato in occasione della prima iniziativa collaterale del più importante festival della canzone italiana, quella dedicata ai bambini e agli adulti conclamati ed emergenti “Sanremo Junior e Sanremo Senior Festival”.
Ma facciamo un passo indietro… Il nostro presidente nonché editore, in primis musicista dalla lunga carriera e pigmaglione grazie all’etichetta Cloudisque di molti artisti ora affermati, non ce ne vorrà se viene colta l’occasione di omaggiare Elisa, la sua spontaneità, la professionalità, l’amore per la musica ma soprattutto il suo coraggio.
E’ ovvio che il maestro Scarpettini sia meritevole di aver riconosciuto il talento e di averlo appoggiato fiducioso richiedendo Elisa come vocal coach nel Trollslab e cominciando con lei questa nuova avventura artistica che in breve tempo ha mostrato risultati incoraggianti.
E’ curioso perchè Elisa Bartalini non è piu’ giovanissima, o meglio lo è (…anche perchè siamo coetanee ) ma non lo è come i ragazzi di cui siamo soliti parlare in questa sede e di cui si prende cura il laboratorio musicale. E’ un artista vera, di quelle che non tendono alla musica per bramosia della fama ma per pura passione e la sua storia lo conferma. Classe 1973, viene alla luce a San Giminiano , un antico borgo dell’entroterra toscano, luogo magico e ricco di storia e arte, dove involontariamente s’insinua nel dna la capacità di riconoscere il bello ma dove forse meno bella è la provincialità del piccolo paese che non aiuta chi lo abita ad uscire fuori dai confini e fuori dagli schemi. Studia ed insegna canto, in particolare il metodo Singer, in varie scuole della zona, si arricchisce di molte esperienze finalizzate a svolgere la professione di coach con rinnovato entusiasmo sin dalla prima nota dei suoi allievi; fino a quando le circostanze non la conducono nel circuito Fiofa e nel Trolls Lab ed il coinvolgimento di tutti è tale da trasformarsi in una sorta di compagnia, e da qui, ulteriori sperimentazioni didattiche e sonore concepiscono i “Lyrical Jazz Duo” : basato sull’idea di una fusione tra brani classici internazionali arrangiati in stile jazz contemporaneo e l’interpretazione in vocalità lirica, quella della piacevole voce di Elisa.
Il brano vincitore del premio della critica è andato in sala di registrazione e sarà prodotto dalla Coudisque.
Ci vuole un gran temperamento per cominciare una carriera artistica indipendente dall’insegnamento restando genuini, in genere superati i trenta anni ti sorregge solo il talento e la caparbietà e ti difettano gli impegni di vita, ma dai risultati in corso e dalla descrizione del maestro Scarpettini:-
“ Elisa ha un temperamento esuberante, molto aperto, ma anche selettivo venendo da un mondo classico di conservatorio, c’è stato uno scontro di idee tra il suo mondo lirico classico ed il mio moderno rock, anche come filosofia di intenti, ma c’è stato un incontro su questo progetto Lyrical Jazz Duo in cui si fonde il mio jazz contemporaneo alla sua vocalità lirica e la cosa ci unisce moltissimo con grande divertimento. E’ molto attenta alle relazioni professionali e sociali essendo insegnante da una ventina d’anni, ed in questo è una delle migliori, una instruttrice vocale di serie A”
… si avvince che l’ascesa è appena all’inizio confermando una sacrosanta verità….la vita comincia a 40 anni!
Il 1° Novembre i Lyrical Jazz Duo saranno ospiti presso il CeT di Mogol di Musica Controcorrente; importante Festival affiliato dedicato alla musica d’Autore.
Posted by adminfiofa On maggio - 24 - 2013ADD COMMENTS
Come spesso avviene e per fortuna non cessa neanche in quest’epoca tecnologica e dominata dai social network, tre giovani sognatori sulle ali della musica diventano amici “semplicemente”frequentando la stessa scuola di musica e attraverso le prime sperimentazioni musicali d’insieme.
Tre giovani sognatori sulle ali della musica che ispirati dai propri miti si lasciano trasportare in un carismatico personal style, artefici di un sound originale ottenuto grazie a proprio alle diverse influenze, provenienti naturalmente dall’ascolto di generi musicali molto diversi tra loro. Curiosi e appassionati, i Muzak come è giusto che sia quando s’insegue un sogno scegliendo di approfondire la conoscenza di un qualche strumento e si scopre che si puo’ unire le voci e raccontare l’universo, sulle ali della musica.
E questo è quello che è poeticamente accaduto nel 2010 ad Andrea Ciurli (chitarre/voci), Ravi di Tuccio (batteria) e Marco Marino (basso/chitarre ), un giorno a scuola in un piccolo comune toscano, due accordi e una strimpellata danno il via ad una sorta di Jam, la sintonia è notevole, nasce il progetto Muzak.
La canzone “sagoma” contenuta nel loro primo EP ha origine da quell’improvvisazione.
Dopo la registrazione delle tracce: Selene, Eden, Sagoma, Vuoto e Camelia, i Muzak hanno cominciato a ricercare date ed eventi vetrina, come ad esempio le recenti partecipazioni ad Emergenza festival e al Pusher Agency. La loro musica è sicuramente in crescita, infatti, il genere che definiscono alternative rock è a parer nostro soggetto ai mutamenti evolutivi della band, piuttosto che del singolo elemento strumentale, sono nella fase di confronto con il pubblico e lo spirito di gruppo è trasmesso, le idee sono buone ed i testi in italiano, forse poco semplici ma in linea di concetto con contenuto. E’ un progetto appena cominciato… bene, tre giovani musicisti sulle ali della musica che hanno tutto il tempo di affinare l’arte di suonarla, e come si dice: chi ben comincia è a metà dell’opera… Buona Musica Muzak!
Posted by adminfiofa On giugno - 15 - 2012ADD COMMENTS
DIECI DIAZ è il complesso che prende il nome dalla via e civico della cantina dove hanno base per le prove e il loro piccolo studio ( Anderson studio) in cui nascono i loro brani che poi creano , arrangiano e registrano. Un lavoro paziente e pieno di passione e amore per la musica.
Attualmente la band è composta da Luca Pierozzi (voce e autore) e Alessio Mannucci (chitarrista) , con la collaborazione di Emanuele Cama, arrangiatore della band con il quale iniziano a lavorare nell’ultimo anno al nuovo progetto dal quale spicca “Benvenuti in questo mondo” e “Esiste un tempo per ogni cosa”. Il gruppo originariamente formato da cinque elementi, adesso porta avanti il nuovo corso con rinnovata energia e nuove idee.
La band viene notata e ospitata dall’organizzazione Fiofa, per la quale si esibisce al Music Italy di Bologna nel 2010..Dieci Diaz realizza il suo primo cd demo dal titolo “DIECIDIAZ” con 10 brani che svaria dal pop al rock, il demo “Dieci Diaz” è un viaggio attraverso diversi stili e sonorità ma accompagnato sempre da un’accattivante melodia sui testi rigorosamente in Italiano.Nel Novembre 2010 i Dieci Diaz si esibiscono al MEI di Faenza dove vengono premiati come band rivelazione nello Spazio d’Autore per il Fiofa Magazine (www.fiofamegazine.com)A Dicembre i Dieci Diaz vengono nuovamente premiati al Christmas rock 2010 come band con i migliori inediti da “Radio Incontro”
Nel 2011 la band partecipa al premio “Spazio d’Autore” (ex premio Rino Gaetano) con due inediti “Dove” e “Benvenuti in questo mondo”, vincendo con ‘Benvenuti in questo mondo’ il premio “Non Sense”; e di conseguenza registra il singolo promo per la Clou Disque.
Il nuovo progetto prende il nome dal brano “Esiste un tempo x ogni cosa”, dove però pezzo di punta è BENVENUTI IN QUESTO MONDO che da il titolo anche al singolo di prossima uscita, insieme al video di prossima uscita che rappresenta questa storia agro-dolce, una fotografia della società attuale, un quadro che va dal serio al grottesco rappresentato con ironia, critica e speranza. Il tutto ben accompagnato da una musica accattivante e ben orchestrata, condotta dalla voce graffiante di Luca. Un brano che ricorda il non-sense di Rino Gaetano che prende al primo ascolto.
Posted by adminfiofa On dicembre - 14 - 2011ADD COMMENTS
A quattro anni di distanza da MI DISSE:” CARO…TI DISPIACE SE TI TOLGO DALLA PORTA IL NOME ?!?” esce il 15 Dicembre il nuovo disco di “Era chiaro”. Interamente scritto, prodotto ed arrangiato dal cantautore fiorentino Stefano Pettini include 12 canzoni estremamente originali .
Partendo dal mondo delle favole in cui tutto è possibile (?!?), l’artista riflette giocando sui temi reali della vita immaginando nella canzone “Satellite intorno” un dialogo tra un alieno ed un terrestre dove entrambi si interrogano sul mistero della vita. In “Odi(GPS)ea” l’artista scherza sull’Odissea di Omero immaginando un Ulisse perso e schiavo della tecnologia. Nel brano ” Il paradiso che è nel caveau” ci si immedesima perfino nei panni di un rapinatore un attimo prima di svaligiare una banca. In “Ma3monio” si racconta di un legame a tre e di un tradimento scoperto proprio all’altare . Completano il disco brani Pop come “Mammalo” e “Sognando volo” e ballate romantiche come “Pagine” , “Natale di vita” e “Vita fatta di emozioni” . Disponibile su www.erachiaro.com ed in tutti i principali Digital Stores.
Posted by adminfiofa On giugno - 23 - 2011ADD COMMENTS
INTERVISTA A PINO SCARPETTINI DEI “TROLLS”
di DOMENICO GIORDANO e GIUSEPPE LANARI
“All’inizio c’era lui. Era quasi la metà degli anni sessanta quando il signor Scarpettini Giuseppe da Livorno ma trapiantato a Genova incontra Vittorio De Scalzi e da lì ha origine la più instabile miscela che la storia del rock italiano ricordi. Una vicenda che, per la sua complessità, ancora oggi suscita l’attenzione di un pubblico che forse non è soltanto quello della musica leggera. Dalla quale si dipana tutto un sottobosco di sigle ed esperienze artistiche differenti, ma anche un retrogusto un po’ amaro di patrocinatori legali e aule giudiziarie, di carabinieri che arrivano per impedire lo svolgimento dei concerti…
Abbiamo avuto anche noi la fortuna di imbatterci in Pino Scarpettini, fondatore dei “Trolls” e in seguito fin dagli anni settanta noto musicmaker, animatore di progetti artistici che lo vedono al giorno d’oggi ancora sulla breccia. Da componente degli “Omelet”, apprezzato gruppo vocale che annovera al proprio attivo anche la partecipazione a un festival di Sanremo, all’ensemble gospel della “Rosa del Tirreno” e finalmente all’invenzione del “Premio Rino Gaetano”, la manifestazione dedicata alla canzone d’autore nel contesto della quale il nostro ha saputo mettersi in evidenza come talent-scout e “scopritore” (perché no “riscopritore”, quando si è trattato di riportare alle dimensioni più consone talenti frettolosamente abbandonati da pubblico e case discografiche come Mario Castelnuovo, Mimmo Cavallo, Ivan Graziani…).
A Scarpettini abbiamo chiesto di ripercorrere tutta la sua carriera, dagli esordi con i “Trolls” alle successive esperienze, convinti che non ci siano molte persone che come lui abbiano attraversato da protagonisti la musica leggera italiana dalla metà degli anni sessanta in poi e che possano contribuire a far luce su quella nebulosa per molti aspetti ancora oscura che è la storia dei “New Trolls” e relative ramificazioni.
1 -Ovviamente cominciamo dai “Trolls”, riferendoci in particolar modo alle origini. Si dice che questi esistano già prima del ’66 e che loro leader sia proprio Pino Scarpettini. In un sito è scritto che Scarpettini faceva parte del gruppo degli “Astratti”, nei quali De Scalzi fu occasionalmente coinvolto (il festival di Quinto, quando sostituì un elemento della formazione originale)
…Il ceppo originario nasce nell’inverno tra il ‘64 ed il ‘65, anno in cui si fecero vari provini da uno dei quali nacque “DIETRO LA NEBBIA”. Nel ‘62-63 creai il gruppo degli “ASTRATTI” e nel ‘64 transitò De Scalzi in sostituzione di un elemento al “Festival di Quinto”. In quel periodo mi ero trasferito a Genova per studi musicali, finendo l’esperienza “Astratti” ed iniziando la collaborazione con Vittorio.
2 – Anche De Scalzi ha un proprio gruppo, i “Goldfingers”. Sempre per la stessa fonte di cui sopra, è De Scalzi ad invitare Scarpettini a far parte di questo complesso ma è quest’ultimo a propugnare il cambiamento di denominazione in “Trolls”, avendo visto il famoso elfo di pezza nella vetrina di un negozio in Galleria De Ferraris. E’ tutto vero o c’è qualche tassello da mettere a posto?
Infatti Vittorio mi invitò ad entrare nel gruppo dei “GOLFINGERS”. Dopo la mia entrata, qualcosa iniziò a cambiare, iniziando dal nome che io individuai in un negozio dal famoso folletto portafortuna, il “Troll”, e proposi il cambio di nome, direi subito accettato con entusiasmo.
3 – Partito da Livorno, t’inserivi in una scena beat genovese (ligure, più in generale) che si presentava in modo molto vivace. C’erano numerosi bravi musicisti, svariati complessi come quelli che avrebbero dato i natali agli altri componenti dei “New Trolls” e altri gruppi di cui almeno è rimasto il nome. Che ricordi hai di questa scena?
Della scena genovese porto un gran bel ricordo, c’era un fermento e ci divertivamo veramente. Andavamo fortissimo vincendo a destra e sinistra innumerevoli festival tra i quali quello di Quinto, ma come “Trolls”.
4 -Com’erano gli “Astratti” e i “Goldfingers”? Ti è mai capitato di ascoltare “Pay e i Terremoti” (il primo gruppo di Giorgio D’Adamo) o i “Jet” dei primi “Ricchi & Poveri” nei quali il batterista era Gianni Belleno? Hai mai incontrato, a parte De Scalzi, qualcuno dei “New Trolls”? Hai avuto frequentazioni amichevoli o collaborazioni artistiche con loro?
Mi ricordo benissimo degli altri gruppi emergenti con i quali facevamo una sorta di “gara” per la supremazia nel territorio… “Terremoti”, “Jets” come no, era motivo di miglioramento e studio continuo… Ma il punto di riferimento era Milano dove andavo spesso a prendere contatti ed a proporci alla discografia, il locale mi stava stretto e guardavo avanti, probabilmente facendo la strada agli altri… Ecco perché non ho avuto frequentazioni amichevoli o collaborazioni artistiche all’infuori di Vittorio (che quasi mi blindava), mentre lui era più inserito nel territorio, ovviamente.
5 – Il momento “topico” di questi primi “Trolls” è rappresentato dalla partecipazione al “Trofeo Davoli” per i complessi, la prima edizione che si svolge appunto nel ’66, e che vede una grande affermazione del gruppo che si piazza in terza posizione. Puoi raccontarci questa avventura, a partire dalle selezioni per arrivare alla serata finale? Hai qualche ricordo degli altri concorrenti?
Certo il periodo del “Rapallo-Davoli” è stato sicuramente il più emozionante e pieno di soddisfazioni…Ed in effetti eravamo i veri vincitori del concorso, solo che non potevano far vincere un gruppo “ locale”…E tra noi ed i “Corvi”, che guarda caso erano di Parma, città della “Davoli”… Come si dice tra i due litiganti il terzo gode e vinsero i “Mat 65”… Naturalmente senza nulla togliere alla loro bravura. Mi ricordo che passammo tutte le eliminatorie e semifinali vincendo sempre. Inoltre facemmo anche moda con i nostri cappellini e i nostri gadgets, “fiammiferi con la nostra foto” e naturalmente con i piccoli “Trolls” ed il “grande Troll” quello gigante, marchiato 1964, l’originale che ancora conservo e che la casa madre inglese mi spedì dall’Inghilterra.
6 – Alla finale del “Trofeo Davoli” i “Trolls” parteciparono presentando un brano dei “Beatles” e una versione della “Paff… Bum…” di Lucio Dalla e degli “Yardbirds”. Com’era costituito il repertorio dei “Trolls”? Quali erano i brani che proponevano in concerto?
Alla finale portammo oltre ai celebri covers citati il nostro cavallo di battaglia, l’inedito “Dietro la Nebbia”…Uscito dopo il festival con “La Voce del Padrone-Columbia”…. In concerto “Beatles” prevalentemente, “Rolling Stones”… E i nostri brani.
7 – Avete mai effettuato, magari dal vivo, registrazioni di brani che non avete poi inciso nei dischi? Hai conservato qualche inedito?Purtroppo non ho niente di registrato dal vivo, ma qualcuno ce l’ha, forse…
8 – Alcune fonti fanno erroneamente coincidere la nascita dei “New Trolls” nel ’67 con una presunta scomparsa dei “Trolls”. Invece noi sappiamo che questi ultimi nel ’67 e anche negli anni immediatamente successivi risultano ancora ben attivi. Tant’è che al primo singolo realizzato nel ’66 (“Dietro la Nebbia/Questa Sera”) seguono altre sei incisioni a quarantacinque giri l’ultima delle quali “A Che Vale Vivere/Oggi Come Oggi” per la casa discografica “West Side” tre anni dopo. Che altro succede ai “Trolls” fra il ’67 e il ’69?
Esatto quel che dici, l’attività “Trolls” è andata avanti fino al ‘70/71 con tantissimi 45 giri, fino al giorno in cui con un atto per alcuni scellerato e per altri di grande saggezza ed altruismo, decisi di cambiare nome per l’enorme confusione creata con i cugini “NEW”. Per un periodo continuai col doppio nome “TROLLS-NEW IMPRESSION”…Un’ambivalenza che è durata diversi anni, forse fino al ‘ 75, quando facemmo un “Discoring” come “Trolls”. Poi basta dopo “New Impression” o “Nuova Impressione”… E la nascita degli “Omelet”.
9 – Secondo alcuni la partecipazione discografica di De Scalzi alle vicende dei “Trolls” è limitata al primo singolo realizzato, presumo entrambi i brani. Per lo stesso disco immagino che la formazione del gruppo sia quella “storica”, con Scarpettini, De Scalzi, Menin, Darini e Guido. Quali altri cambi intercorrono nei successivi quarantacinque giri?
La formazione originale del 45 giri “Dietro la Nebbia/ Questa Sera” è quella con Vittorio e gli altri citati da te, dei quali conservo un gran bel ricordo.Altri cambi: Luciano Milanese al posto di Vittorio, Beretta detto “Bunny” al posto di Giulio Menin. Poi il mio definitivo spostamento a Milano portò un cambio generale, non più genovesi, ma livornesi e milanesi.
10 – Ci hai anticipato che alcune incisioni, non i quarantacinque giri “ufficiali”, il gruppo li ha fatti per così dire per la pagnotta. Mi riferivo ai dischi pubblicati dalla “Combo Records”.Che era solita sfornare, pratica invalsa da molte case discografiche, versioni simili a quelle originali e pubblicarle allo scopo di ritagliarsi una fetta del ricco mercato dell’epoca. Ci haianche detto che, nel fare questo genere di operazioni, il gruppo realizzava anche cosette non disprezzabili come “Mi Scusi Sig. Ministro”…
Abbiamo fatto oltre ai tre 45 giri con “Voce del Padrone”, il 45 con “West Side”, una serie con “Combo Records” con la quale sottoetichetta “RT Club” abbiamo realizzato un paio di 45 non male come quello di protesta “Non Crede Sig. Ministro” e “Credimi”, nonché la versione italiana di “Wonderful world ( un mondo su misura)”.
11 – Con l’inizio degli anni settanta si perdono le tracce dei “Trolls”, mentre le cronache si occupano ampiamente di De Scalzi e soci. C’è un momento in cui i “Trolls” concludonoufficialmente la propria attività, magari per dar modo a Scarpettini e agli altri di poter svolgere esperienze umane e/o artistiche più gratificanti?
Nel ‘ 70/71 come “New Impression” usciamo in 45 giri con “Ride my See-saw” per la “Ariston”. Poi come “Nuova Impressione” facendo un progressive di tutto rispetto vedi il 45 giri“Impression” e “Suspence” per “Cariamur” etc etc ( ma vuoi che scriva un libro?).
12 – I “New Trolls”. Sulla loro nascita circolano varie voci e quella più ricorrente concerne il giornalista appassionato di musica leggera che si provò a mettere sulla carta i nomi dei cinque strumentisti più validi della scena genovese. Finì che i cinque s’incontrarono davvero e l’immaginario diventò una realtà… Puoi dirmi qualcosa su di loro? Sulla loro nascita, ma anche sulla loro musica e sulla loro proverbiale litigiosità…
Sulle cose personali di Vittorio & “NEW” non voglio parlare… Non so come si sono uniti, ma so come si sono disuniti… Troppi galli…Poca armonia…Troppo pensare ai soldi… Non ci si può odiare e stare insieme…Musicalmente grandi, forse i migliori… Gestione e testa zero…E mi fermo qui.
13 – Ti dice qualcosa il nome “Napoleone”? Sai che si trattò di uno pseudonimo assunto da De Scalzi in un periodo della carriera abbastanza prossimo a quello della vostra collaborazione?
Non sapevo di questo pseudonimo… Ma gli calza a pennello…
14 – Devono passare molti anni perché si risenta parlare dei “Trolls” e la verità è che in molti neanche se ne accorgono. Io e pochi altri, come ti ho già detto, abbiamo memoria di un passaggio televisivo del gruppo a “Discoring” verso la fine del decennio, periodo Gianni Boncompagni. Ricordo di aver visto anche il disco in una radio privata. Sbaglio o lo realizzò la “Cetra”? Quali erano i titoli dei brani? Chi furono, nell’occasione, i tuoi compagni di avventura? C’era un progetto discografico “a lungo termine” (leggi LP e magari non solo uno)?
Vero. Ci richiamarono a fare questa trasmissione e uscì un 45 giri dai titoli “ Yu Panema Du” e “Sole sulla Tua Pelle” per la “Cetra”, ma senza progetti…Era la formazione che derivava da “Nuova Impressione” con Benny Gaibotti e Franco Bordin…Dove per la prima volta inserii delle donne…L’anticipo di quello che poi diventò il quartetto vocale degli “Omelet”.
15 – Verso la fine degli anni settanta Scarpettini è anche impegnato nel progetto “Omelet”. Numerosi sono i passaggi televisivi e le produzioni discografiche. Ancora una volta un gruppo, che fra le altre cose prende parte al “Mercato Internazionale Musica & Spettacolo (M.I.M.S.)” del ’78 e come ospite fisso al “Fantastico” dell’anno dopo. Prima collaborazione con Paola Rosmini in arte Paula Rose, ma il quartetto era costituito anche da Tony Rosati e Stefania Mattoccia… Cosa ricordi di questa esperienza?
Infatti iniziò il progetto “Omelet” che mi portò grandi soddisfazioni ed una nuova ondata di successo…. LP, “Sanremo”, “Fantastico 1” e tutti i passaggi televisivi possibili ed immaginabili e in tutte le TV RAI e le nascenti private. Giusti gli elementi che riporti. Attualmente gli “Omelet” sono tornati a vivere (dal 2003) e come saprete eravamo denominati gli “ABBA ITALIANI” ed in questo momento…Iinfatti siamo usciti recentemente con un CD, “THE BEST OF OMELET”, un’antologia con vecchio e recente. All’epoca produssi anche come solista Paula Rose, mia ex seconda moglie, con la quale uscii con 5 Lp consecutivi, “Regina Bomba Re Computer”, “Profumo di Blues”, “Sos Pianeta Terra”, “Profumo di Rock” ed anche con un LP omaggio a Rino Gaetano, “Non Solo Canzonette”, brani di Rino cantati da Paula. Che portai di nuovo a Sanremo nel 1989 con “Il Leone e la Gazzella”.
16 – Nel 1980, sempre con gli “Omelet”, Scarpettini è a Sanremo con una canzone molto carina, in seguito ripresa in un video che costituisce la sigla finale di un “Premio Rino Gaetano” televisivo. E’ un’edizione che prevede eliminatorie ed è proprio il gruppo a farne le spese… Nell’occasione sembra che Scarpettini se la prenda parecchio e che debbano levargli dalle mani l’organizzatore del festival…
Quando facemmo “Sanremo ‘80” con gli “OMELET” e sapevo dalle votazioni che eravamo passati in finale, mi infuriai allorché arrivarono sul palco con un foglietto scritto a pennarello e le votazioni erano cambiate escludendoci dalla finale…La mia reazione fu abbastanza violenta e me ne pento, anche se avevo ragione, perché fui scomunicato per un po’…
17 – Nel giugno del 1981 scompare tragicamente Rino Gaetano, cantautore fra i più amati dal pubblico italiano in generale (da quello degli anni settanta in particolar modo), e Pino Scarpettini lo commemora dedicandogli un “Premio Rino Gaetano” la cui prima edizione risale al 1982 e tuttora in auge ai nostri giorni. Attraverso questo premio, scopre e rivaluta una quantità di validi esponenti della nostra canzone d’autore… Che ricordo conserva di Rino Gaetano? E poi: quali sono gli artisti che maggiormente ricorda sul palco della manifestazione?
Ho ideato ed organizzato il “Premio Rino Gaetano” dal 1982 sino ad oggi nelle sue varie evoluzioni e cambiamenti, oggi inglobato nel contenitore SPAZIO D’AUTORE… Ha compiuto 25 anni. Ho prodotto per la “RAI” per circa 20 anni la trasmissione relativa al “Premio” dal quale sono usciti tanti artisti nuovi ed emergenti, oltre a Paula, Colombini, Oreglio, Giampiero Artegiani, Pino D’Angiò. Molti di questi entrarono a far parte della mia storica etichetta la “”..orchè s”bbia”CLOU”, nata nel 1973, famosa per la sua indipendenza e litigiosità nel voler che lo spazio ai nuovi fosse maggiore e più rilevante… Feci una marcia su Sanremo guidando una protesta con un manipolo di piccoli discografici e i giornali definirono la rivolta dei “Peones” che io guidavo. Tanti artisti sono passati dal “Premio Rino Gaetano”, da Ruggeri a Concato, da Zero a Zucchero, dagli “Stadio” ai “New Trolls”, da John Denver ai “Platters”, dalla Nava alla De Sio, da Graziani a Barbarossa a De Piscopo alla “PFM” al “Banco” ai “Nomadi”, ai “Matia” etc…
18 – Visto che abbiamo parlato di Sanremo, non da oggi tappa obbligata per chi voglia far musica ed essere anche un personaggio conosciuto, quali rapporti ha avuto Scarpettini con il festival al di là della partecipazione degli “Omelet” nel 1980 e del tentativo di Paola Rosmini nel 1989? Ci ha provato ad andarci in altre occasioni? Magari in compagnia dei “Trolls”?
Sanremo è sempre stata un ‘ossessione…Per 20 anni ho mandato brani a Sanremo e credo potrei farci degli album di successo se li pubblicassi tutti.
19 – Abbiamo visto che i “Trolls” realizzano l’ultimo disco del primo periodo nel ’69 e fanno una timida reunion una decina d’anni più tardi. Decisamente poco, considerata l’importanza del “marchio”, a proposito del quale giova anche ricordare il fatto che Scarpettini ne è proprietario. Ci ha mai pensato, Pino, ad altre reunion? E’ una cosa nei progetti futuri?
Reunion? Ma attualmente rimangono gli “OMELET”, con me c’è Stefania Mattoccia, insieme ai due nuovi, Mario Botteghi e Sindy Scarpettini (mia figlia)… Avevo pensato ai “TROLLS”… Ma c’è sempre troppa confusione, anzi adesso ancora di più…È una vera pazzia!
20 – Un po’ tutti sappiamo cosa fanno adesso i “New Trolls”. Sono più o meno tutti ancora in circolazione, solo di qualcuno si sono perse le tracce, e tutti sono impegnati a portare avanti progetti musicali che si rifanno alla vecchia sigla e al vecchio sound. Non sappiamo più nulla invece dei Guido e dei Menin, mentre Piero Darini dovrebbe essere la stessa persona che torna a collaborare con De Scalzi ai tempi di “Atomic System” e che incide un singolo per la “RCA” come cantautore nel ’76 o giù di lì.
Cosa fanno gli altri?…. Ugo Guido è da anni fisso a Manila dove ha trovato il suo paradiso, l’ho riveduto lo scorso anno, quando c’è stato il tentativo di reunion “TROLLS” insieme a Giulio Menin (ma non fanno più musica per professione), Luciano Milanese è divenuto un grande jazzista, Piero Darini gestisce un teatro a Roma dopo la collaborazione con De Scalzi.
21 – Dalle biografie che circolano nel web sembra che, dopo anni di “dietro le quinte”, Scarpettini ci abbia ripreso gusto. E in effetti risulta fra i protagonisti di un musical ma anche, più recentemente, è impegnato in una rifondazione degli “Omelet” con la vecchia compagna Stefania Mattoccia. C’è anche Sindy Scarpettini, che gli appassionati fruitori del “Premio Rino Gaetano” ricordano giovanissima interprete della canzone della mela (“Io do una mela a te, tu dai una mela a me…”).
Come ho detto c’è stata la ripresa “Omelet”, ho scritto e prodotto il musical “MAY BE”, basato su un processo per trapianto di cuore, una storia incredibilmente emozionante ed assurda, ma che potrebbe essere vera…etc.…E vedo che siete informati anche su SINDY e sui suoi trascorsi prima che decisioni assurde della mia ex prima moglie gli rovinassero la carriera facendola smettere… E a 20 anni di distanza, periodo in cui poco ahimè ho visto mia figlia, eccola che torna come se non avesse mai interrotto…Per me una grande soddisfazione anche se un grande rammarico e rabbia per quella decisione sconsiderata. Nel frattempo ho scritto anche un libro autobiografico “LA STANZA DEL SOGNO” che consiglierei a chi vuole intraprendere questa “scelta di vita”, perché questa passione, questa malattia, questo virus legato alla musica, non lo considero un lavoro, ma una vera e propria “scelta di vita”.Un’anteprima: gli “OMELET” stanno per uscire con un CD di brani “Abba” tradotti da me in italiano. Per ora 4 brani per le radio: “Mamma mia”, “Fernando”, “Dancing Queen” e “Waterloo”… Ecco che tornano gli “ABBA ITALIANI”… chissà I TROLLS potrebbero anche tornare sulla scena… la storia continua…Cari saluti.
ecco un po’ di materiale video che riguarda Pino Scarpettini:
MAY BE (forse) tratto dal musical omonimo di Pino Scarpettini con le coreografie di Erminia Moscato. Interpretato dalla “Compagnia All Show di Spazio d’Autore Ass.ne Culturale” diretta da Pino Scarpettini ed Erminia Moscato.
PAX & LOVE – di Pino Scarpettini – eseguono THE UNITED TRIO ( paul moss-juanma-mami rob) con orchestra ritmo sinfonica e coreografie di Erminia Moscato, in occasione del MAXICONCERTO/Spazio d’Autore dedicato a Giovanni Paolo II per Rai Tv Rete 2 per UNICEF e AIDO con il patrocinio di Siae, Afi e Comune di Termoli.
REGINA BOMBA RE COMPUTER ( per un mondo migliore in favore del WWF) di Pino Scarpettini. Interpretano i New Rainbow con Paula Rose.(1985). Nel coro c’è un personaggio che diventerà famoso, sapete dire chi è???? inviare mail a: info@cloudisque.it
omaggio di Pino Scarpettini agli studenti della Tien an men canzone premiata da Amnesty International30.10.89 singer PAULA ROSE
DIECI DIAZ è il complesso che prende il nome dalla via e civico della cantina dove hanno base per le prove e il loro piccolo studio ( Anderson studio) in cui nascono i loro brani che poi creano , arrangiano e registrano. Un lavoro paziente e pieno di passione e amore per la musica.
Attualmente la band è composta da Luca Pierozzi (voce e autore) e Alessio Mannucci (chitarrista) , con la collaborazione di Emanuele Cama, arrangiatore della band con il quale iniziano a lavorare nell’ultimo anno al nuovo progetto dal quale spicca “Benvenuti in questo mondo” e “Esiste un tempo per ogni cosa”. Il gruppo originariamente formato da cinque elementi, adesso porta avanti il nuovo corso con rinnovata energia e nuove idee.
La band viene notata e ospitata dall’organizzazione Fiofa, per la quale si esibisce al Music Italy di Bologna nel 2010..Dieci Diaz realizza il suo primo cd demo dal titolo “DIECIDIAZ” con 10 brani che svaria dal pop al rock, il demo “Dieci Diaz” è un viaggio attraverso diversi stili e sonorità ma accompagnato sempre da un’accattivante melodia sui testi rigorosamente in Italiano.Nel Novembre 2010 i Dieci Diaz si esibiscono al MEI di Faenza dove vengono premiati come band rivelazione nello Spazio d’Autore per il Fiofa Magazine (www.fiofamegazine.com)A Dicembre i Dieci Diaz vengono nuovamente premiati al Christmas rock 2010 come band con i migliori inediti da “Radio Incontro”
Nel 2011 la band partecipa al premio “Spazio d’Autore” (ex premio Rino Gaetano) con due inediti “Dove” e “Benvenuti in questo mondo”, vincendo con ‘Benvenuti in questo mondo’ il premio “Non Sense”; e di conseguenza registra il singolo promo per la Clou Disque.
Il nuovo progetto prende il nome dal brano di punta BENVENUTI IN QUESTO MONDO che da il titolo anche all’album di prossima uscita, insieme ad un video che rappresenta questa storia agro-dolce, una fotografia della società attuale, un quadro che va dal serio al grottesco rappresentato con ironia, critica e speranza. Il tutto ben accompagnato da una musica accattivante e ben orchestrata, condotta dalla voce graffiante di Luca. Un brano che ricorda il non-sense di Rino Gaetano che prende al primo ascolto.
Ufficio stampa Cloudisque
Discografia: DIECI DIAZ (album 2010 ) –
BENVENUTI IN QUESTO MONDO (singolo 2011)
Prossima uscita BENVENUTI IN QUESTO MONDO ( ALBUM 2012)
“Emergente e talentuosa, Flavia Marrali cantautrice pop-rock, ha partecipato alle selezioni di Sanremo giovani 2011. Le sua voce energica accompagna note e suoni forti e cadenzati.
E’ una donna dolcemente rock che descrive l’inquietudine dei suoi stati d’animo. “Fottutamente persi”, “Amore puro”, “Fumo e cenere”, “Maldamore” sono solo alcuni titoli delle sue canzoni e stringe di emozioni fin dal primo ascolto…
I primi passi nel mondo della musica fin dall’età di 3 anni nei vari concorsi locali.
A 14 anni i primi veri propri risultati con l’Accademia di Sanremo con un brano inedito,
poi il festival di Napoli, Festival Mare Firenze.
Nel 2000, con i primi brani inediti ottiene consensi al festival di San Marino 2000, 2001, 2002 arrivando in finale.
Ancora il TIM tour ad Alghero con la vittoria grazie al voto della giuria e del pubblico tramite SMS.
Ed ancora il TIM Tour a Milano, Catania, Torino.
Nel 2005 Marcafestival con il primo posto, con in giuria, oltre a Franco Fasano, anche il padre di Laura Pausini e Pape Gurioli.
Nel 2006 il premio Mia Martini, arrivando in finale nella rosa dei primi 7, in diretta televisva su RAI 2 e SKY.
Nel 2007 Voci Domani con tre importanti riconoscimenti.
2008 Tour Music Fest, arrivata in finale con il premio Ginger Generation.
Il 2010 è l’anno della svolta artistica come “cantautrice”,
ospite in molti eventi e trasmissioni televisive,
finalista al Festival Golden Disc e 2a classificata al Festival Voci dalla Piazza.
Studi importanti presso la scuola UM di musica jazz e blues di Roma.
Dopo un’intensa attività come vocalist presso i migliori studi di registrazione,
entra a far parte dell’etichetta “ISI Produzioni”
e con Mario Fabiani, Andrea Gallo e Mauro Mengali inizia a scrivere le canzoni del suo primo CD.
Ecco alcune foto di Flavia in anteprima, scattate da Nicola Zeloni durante la realizzazione del videoclip di FOTTUTAMENTE PERSI
(regia di Stefano Poggioni – direzione fotografia Claudia Cataldi).
La seconda parte delle riprese sarà insieme alla sua band, composta da Andrea Sciarra (batteria) e Veronica Chincoli (basso). Ormai sono al termine anche i tutti i mix del cd e partiranno presto gli show cases promozionali.
Posted by adminfiofa On maggio - 24 - 2011ADD COMMENTS
Andrea Gallo, iscritto in siae dal 96, scrive canzoni per sè e per altri artisti.
Muove i suoi primi passi nella musica grazie a Leandro Barsotti, e al loro incontro nel lontano giugno del 95′ e alla conoscenza di Alberto Salerno e Mara Maionchi.
La sua formazione come autore passa sopratutto attraverso la frequentazione di Alberto Salerno, dal quale trae preziosi consigli e insegnamenti , un corso per autori dove ha la fortuna di avere come docenti Sergio Bardotti, Oscar Avogadro , Gatto Panceri, Vincenzo Incenzo, Paolo Audino e Luca Angelosanti e una lunga gavetta fatta di sala prove, demo, studi di registrazioni e incontri con gli addetti ai lavori e i discografici della Milano musicale degli anni 90′.
Come autore ha pubblicato diverse canzoni, mettendo la propria firma su oltre 500.000 supporti fonografici, scrivendo canzoni che spaziano dal pop al rock, dalla canzone d’autore alle colonne sonore e dalla musica dance al ballabile , collaborando con Warner Music, Universo Spa, Nisa srl, Cmp Italy , Universal Music Group, Edel e scrivendo per diversi artisti tra cui Viola Valentino, Sugarfree, Mp2, Barbara, Simo, Pietro Baffa e tanti altri del panorama emergente italiano.
Nel 2003 firma due canzoni ’5 di notte’ diA.Gallo-A.Rosati e ‘Mrs love’di A.Gallo- A. Rosati-J.Morini contenute nell’album d’esordio degli Mp2 dal titolo ‘Illogico’ prodotto da Warner Music e Nisa srl. Il tormentone dell’estate 2005 ovvero la canzone ‘Tu sei tutto per me’degli Sugarfree, fa parte del primo album ‘Clepto-manie’che vende oltre 60.000 copie e si aggiudica il disco d’oro vede Andrea Gallo protagonista in qualità di coautore del testo.
Per quanto riguarda le colonne sonore per la Tv, è presente nel docu-film ‘Diario di Classe’ in onda a giugno 2008 su Raitre e Sky con due canzoni in veste di cantautore ‘Sottovoce, io ti parlo di ‘ e ‘Piano americano rosso agosto ecco il tuo viso’ quest’ultima scritta con Alberto Rosati, e una come autore in quanto l’omonima sigla d’apertura del docu-film ‘Diario di classe’ cantata da Francesco Altobelli è firmata da F.Altobelli e A.Gallo.
La canzone ‘Diario di classe’ staziona diversi giorni nella top ten delle classifiche di vendita digitali ed entra a far parte di diverse compilation tra cui Hit Mania Estate 2008. A giugno esce il singolo di Pietro Baffa “Amore no” scritto insieme ad Andrea Gallo.
Nel luglio 2008 avviene il suo esordio in veste di produttore artistico con l’uscita su etichetta BananaRecords / Universo spa dell’album “Comunicato radio” dell’esordiente Marco Santilli, album interamente scritto e prodotto da Andrea Gallo e Alberto Rosati.
Il 26 settembre 2008 esce il secondo album degli Sugarfree dal titolo ‘Argento’, nell’album c’è la canzone ‘Variabile’ nella quale è presente la firma di Andrea Gallo.
Il 10 ottobre esce il nuovo singolo di Barbara ‘Tentami’di Andrea Gallo e Francesco Altobelli su etichetta CMP/Universal Music. Il 7 novembre esce il primo album di Barbara ‘Dai fuoco ai mei papaveri’ su etichetta CMP/Universal Music. Oltre al singolo ‘Tentami’ Andrea Gallo è coautore anche di altre due canzoni ‘Urlo profondo’ ‘Folle corsa’inserite nell’album.
Il 28 novembre esce la compilation”Hit Mania 2009″ che contiene in versione promo le canzoni di Marco Santilli “Voglio tempo” di A.Gallo/A. Rosati e SIMO “You and me” di S.Mandis/A. Gallo. A febbraio 2009 la canzone “Amarsi un pò” Marco Santilli viene scelta tra i 90 finalisti di sanremofestival.59 e successivamente viene pubblicata da Universo Spa in tutti gli stores digitali. Ad aprile 2009 esce in digitale su etichetta Universo- Banana Records il nuovo lavoro di Simo dal titolo “Songs of love” che contiene due brani, “This is the song” una ballad in inglese e “Oggi resto qui”, brano che nel testo porta la firma di Andrea Amati. Sempre ad aprile è la volta dell’uscita di un nuovo progetto MR. HANK di cui Andrea è produttore e ideatore insieme a Nazario Tartaglione. Uno dei due brani contenuti nel lavoro digitale, e precisamente “Bukowski lives” viene selezionato per far parte della compilation HIT PARADE DANCE VOL.15 etichetta Magika-Warner Music. A giugno esce il nuovo singolo di Barbara 120°fahrenheit su etichetta CMP. A settembre 2009 è la volta del nuovo ep di Viola Valentino, per la quale Andrea Gallo scrive insieme ad Alberto Rosati il brano Miraggio. A novembre esce il nuovo ep degli Sugarfree In simbiosi, che contiene la canzone Amore Nero scritta da Andrea Gallo e Francesco Altobelli.
Come cantautore ha partecipato a Sanremo Giovani nel 96 con la Sony Music allora capitanata dall’ A & R Roberto Rossi e con i produttori Alberto Salerno e Mara Maionchi con la canzone ‘ 5 di notte’ scritta insieme ad Alberto Rosati. Ha pubblicato nel 2007 il singolo ‘Aperitivo’ con Luca Venturi per CMP/Warner e l’ep ‘Sostanzialmente rivoluzionario è l’amore’ per Ambarabàtribù.
Nel maggio 2008 pubblica l’ ep dal titolo ‘Sottovoce, io ti parlo di’ con l’etichetta Universo-Banana Records. La canzone ‘Sottovoce, io ti parlo di’ che staziona nelle chart di vendita digitale Itunes e Mediaworld per due mesi, oltre a far parte della colonna sonora del docu-film ‘Diario di classe’ esce il 4 luglio in versione promo nella compilation HIT MANIA ESTATE 2008 pubblicata da Magika-Sony Bmg con una tiratura di oltre 100.000 copie.
Ad ottobre esce il nuovo singolo di Andrea Gallo ‘E così siamo’ scritto insieme a Nazario Tartaglione.
Clicca qui per ascoltare le song di Andrea Gallo:
Pubblichiamo anche una interessante intervista a cura di Sandro Sartori per la rivista musicale VENETO MUSICA
l’autore della parte letteraria e il mestiere di scrivere canzoniIntervista all’autore Andrea GalloAndrea Gallo, mi accoglie nella casa padovana e mi fa entrare nel suo piccolo studio, dove troviamo un registratore multitraccia, due tastiere, un pc ,cd, fogli sparsi con testi e accordi e tantissimi libri.
Leggevo sul tuo blog che sei autore ma anche compositore
Si, anche compositore melodista non trascrittore, entrambe le qualifiche prese con l’esame in Siae a Roma e a Milano nel lontano 96, anche se mi sento maggiormente a mio agio nella qualifica di autore.
Adesso e da qualche anno si hanno queste qualifiche senza esame, cosa ne pensi?
Credo che la cosa abbia peggiorato la situazione generale e quando dico generale intendo non solo le canzoni fortunate che si ascoltano alla radio, ma anche quelle nei pub, nei concorsi, le canzoni delle orchestre,i cantanti che prima si affidavano agli autori per effetto di questo “azzeramento” spesso scrivono loro e qualitativamente si ascoltano cose meno belle. Si è quindi innescato un meccanismo strano per cui avere quella determinata qualifica fa pensare a chi la possiede di essere diventato un autore.
E invece ne corre
Ma certo, a differenza di quello che vogliono farti credere i reality show musicali, questo è un mestiere che per forze spese è poco remunerativo, difficile e che richiede preparazione ma anche conoscenza
Un esempio?
Conoscenza di tutta la musica italiana, perlomeno, da quando è nata la canzone popolare, una delle cose che mi fa sorridere è quella di imbattermi in qualcuno che crede di avere un idea originale, me ne parla e poi si trova a dover rivedere tutto perché quella cosa l’hanno già fatta e detta almeno dieci volte. Detto questo l’originalità è difficile da trovare e anche da attuare perché spesso chi decide quali canzoni pubblicare sceglie i brani più semplici e comodi.
Quindi praticamente sapere chi è venuto prima di noi e cosa ha fatto e poi?
E poi da questi apprendere attraverso le loro canzoni o da loro stessi, se si ha la fortuna di poterli conoscere, infine chiudersi in una stanza e iniziare a lavorare…consiglio di non proporre nulla per i primi due tre anni di lavoro……(ride)
Due tre anni?
Sto scherzando, utilizzo il paradosso per tentare di spiegare che alla base ci sono lavoro, esercizio, voglia e capacità di mettersi in discussione completamente, volontà, passione , ricerca, lo dice Mogol, io riporto solo quel che dice perché sono d’accordo con lui, e poi Battisti, tanto per fare un esempio stava sulle canzoni otto ore al giorno
Un autore secondo me non può prescindere oltre che dall’ascolto della musica che lo ha preceduto, dalla lettura di libri, bisogna leggere molto, troppo, di più, fagocitare musica e parole.
Altri consigli per gli artisti?
Di affiancarsi a qualcuno, benché la tecnologia e la cultura dominante odierna possano far pensare di poter essere cantante autore, compositore, arrangiatore,produttore eccetera, è bene che ognuno tenda ad una sorta di specializzazione. E’ difficile trovare uno che è un grande cantante e anche un buon autore, ancor più arduo per il diretto interessato accorgersene e capire che forse si ha bisogno d’aiuto.
Dal punto di vista dei costi, ora un disco si fa bene con poco, si riesce anche a distribuirlo facilmente e quindi tanto vale dedicarsi al discorso artistico, ovvero proporre qualcosa che l’artista ritiene inequivocabilmente forte.
Quindi le canzoni prima di tutto?
Si certamente, prima le canzoni, idee forti, che rappresentino l’artista, credo sia l’unico modo di giocarsela in un settore dove oramai ci sono migliaia di progetti nuovi l’anno
E l’autore come lavora?
Lavora di fantasia e di mestiere, scrivere per qualcuno significa conoscere il suo passato e anche i suoi desideri futuri, se ha le idee chiare si tratta di accompagnarlo cercando di scrivere una cosa che lo rappresenti, se è magari giovane ed emergente, si tratta di creargliela questa strada, cercando di valorizzarlo. Prendiamo due belle canzoni, Vita spericolata e Perdere l’amore e cambiamo gli interpreti, restano due belle canzoni ma l’impatto sarebbe assolutamente diverso da quello che è stato.
La tua formazione artistica?
Musicalmente autodidatta, per quanto riguarda i testi la situazione è più articolata ho avuto la fortuna di imparare diverse cose sul mestiere da Alberto Salerno(autore di Ramazzotti, Mango, Zucchero) e poi ho fatto un corso alla Hope Music School di Frascati per autori di testi che mi ha aiutato molto e fatto imparare tante cose, insegnanti che sono bravissimi autori come il compianto Sergio Bardotti, Oscar Avogadro, Paolo Audino, Luca Angelosanti, Vincenzo Incenzo e Gatto Panceri. Sono miei maestri ad ognuno di loro devo qualcosa e con qualcuno sono ancora in contatto.
La cosa bella di questo mestiere è che se lo fai con un minimo di purezza d’animo e di voglia d’imparare fai degli incontri straordinari che a prescindere dai risultati artistici ti migliorano la vita.
E tu, quando hai iniziato?
Sebbene bazzichi l’ambiente dal 95, con un Sanremo Giovani a venire e tanti studi di registrazione e incontri con addetti ai lavori, il tutto si è svolto ad intermittenza, allora avevo l’idea di cantare i miei pezzi, l’idea dell’autore si è insinuata in me nel 2001 ed ho iniziato a propormi nel 2002.
E poi è iniziato tutto con l’esordio con gli Mp2 nel 2003
Si, pensa, quel disco Illogico prodotto da Mara Maionchi e Alberto Salerno per Warner è molto bello, ho scritto le due canzoni dell’album con Alberto Rosati( con il quale gestisco la factory ambarabatribu.it)
E’ stato un disco sottovalutato, ancora molto avanti per tanti aspetti, ad arrangiarlo è stato Michele Canova e tra gli autori ci sono Tiziano Ferro, Roberto Casalino, Leandro Barsotti.
Poi Sugarfree, Diario di classe e Viola Valentino
Con gli Sugarfree la collaborazione dura dal primo disco, dal famoso e fortunato album Clepto-manie che ha venduto oltre 60.000 copie, nel quale era contenuto il singolo estivo Tu sei tutto per me, poi il secondo album Argento con la canzone Variabile e ora con il nuovo singolo AmoreNero scritto con Francesco Altobelli e contenuto nell’ep intitolato In simbiosi.
Diario di classe è stata la colonna sonora del docufilm andato in onda nell’estate del 2008 su RaiTre e su diversi canali digitali.
Mentre Viola Valentino mi ha fatto il grande regalo di scegliere Miraggio come brano da inserire nel suo ep I tacchi di Giada, e ha cantato questa canzone, scritta da me e Alberto Rosati, in modo fantastico. La canzone è adesso il nuovo singolo di lancio dell’album ed è in rotazione in tutte le radio italiane.
Il tuo rapporto con gli emergenti?
Direi che scrivo molto per gli emergenti, a partire dalla bravissima Barbara Montecucco per il quale ho scritto due singoli Tentami e 120° F e altri due brani contenuti nel suo disco d’esordio Dai fuoco ai miei papaveri, passando per Marco Santilli, progetto nel quale ho curato anche la produzione artistica insieme a Rosati dell’album Comunicato Radio edito da Universo(Marco è stato tra gli 80 finalisti scelti dalla giuria tecnica di Sanremo Festival.59 con la canzone Amarsi un pò), Simo, Pietro Baffa e tanti altri, alcuni dei quali non cito per scaramanzia perché siamo work in progress e sono progetti a cui tengo moltissimo sia per gli artisti coinvolti sia per tutta la produzione e le persone che stanno dietro.
A proposito di progetti futuri?
Oltre a quelli di cui non parlo, sto continuando a lavorare con Luca Venturi, che reputo il più forte produttore indipendente italiano, ho aperto una bella collaborazione da un annetto con Idea Suono di Firenze del bravissimo Mario Fabiani, continua a lavorare con gli amici storici, tra cui uno su tutti Alberto Rosati ed ho appena lanciato personalmente uno spazio web, un punto di incontro per gli artisti emergenti www.myspace.com/officinadellecanzonipop nel quale mi metto in gioco e a disposizione come autore di testi e dal quale credo possano venire fuori delle belle collaborazioni.
Anna Di Gennaro , mezzosoprano fiorentino, si è diplomata presso il Conservatorio ‘’ L. Cherubini ‘’
di Firenze sotto la guida del soprano Renata Ongaro ; ha frequentato contemporaneamente il corso
quadriennale di musica vocale da camera con il soprano Liliana Poli.
Dopo il diploma si è perfezionata all’ Accademia di Osimo con il M° Ettore Campogalliani ed il
M° Tonini della Scala di Milano, specializzandosi nel repertorio verista sotto la guida del soprano Magda
Olivero e del baritono Gino Bechi.
E’ stata fiinalista al concorso ‘’ Tito Schipa ‘’ di Lecce cui ha fatto seguito una intensa attività
concertistica in varie città italiane.
Ha debuttato a Barga al Festival ‘’ Opera Barga ‘’ con tre opere verdiane : Traviata, Trovatore e Aida.
Ha lavorato intensamente con il trio ‘’ Trio Ensemble Cameristico Italiano ‘’ col quale ha inciso il disco
700 e contemporanei d’ insieme.
Ha sostenuto più volte i ruoli di Santuzza e Lola nella Cavalleria Rusticana di Mascagni ; è stata
l’ ancella nella Turandot di Puccini all’ Arena di Verona ; nella Scuffiara di Paisiello a ricoperto il ruolo
di Ninetta al Teatro Sforsesco di Bari nell’ ambito della stagione estiva del Petruzzelli, cui a fatto seguito
una tournèe in Abruzzo. Al Metastasio di Prato ha debuttato in un Ballo in maschera di Verdi nel ruolo
di Ulrica, mentre nella stagione lirica 1999 del Teatro Verdi di Salerno ha sostenuto il ruolo di Flora
nella Traviata ; nella medesima stagione ha cantato in un recital a fianco del soprano Maria Dragoni .
Nel luglio 2004 sarà impegnata, a Firenze, nel ruolo di Zita nel Gianni Schicchi di Puccini , che vedrà
come protagonista Ronaldo Panerai.
Ha al suo attivo una lunga attività operistica e concertistica all’ estero, soprattutto in Francia e Germania.
Ha coperto la cattedra di canto per quattro anni al Conservatorio ‘’ G.Da Venosa ‘’ di Potenza
ed ha insegnato per cinque anni alla Scuola Comunale ‘’ T.Mabellini ‘’ di Pistoia.
Attualmente è docente di canto presso il Conservatorio di Bologna.
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